La cultura della solidarietà per il cammino civile
Si è inaugurato Sabato 19 Ottobre nel corso dell’incontro-dibattito, svoltosi nei propri locali, sul tema “La cultura della solidarietà per il cammino civile”, l’anno sociale 2013/14 dell’Accademia Internazionale “Amici della Sapienza”.
Una serata, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico e di soci, che hanno interagito con i relatori dando vita ad un interessante dibattito.
Ad introdurre i lavori la prof. Teresa Rizzo, Presidente-Rettore dell’Accademia, che ha sottolineato come l’attività socio-culturale del sodalizio, iscritto nel registro regionale delle Onlus, sia finalizzata in ogni sua manifestazione alla solidarietà, al rispetto della convivenza sociale, al rilancio dei giovani ed al coinvolgimento degli anziani.
A seguire il reverendo padre Fortunato Malaspina, cappellano della “Città del ragazzo”, è intervenuto affrontando il tema della solidarietà e dell’amore verso il prossimo sull’esempio della vita di Gesù, concentrando l’attenzione sull’importanza del rispetto verso gli altri, come specchio dell’amore verso se stessi in un progressivo e continuo cammino interiore.
La presidente del club UNESCO Siciliano di Messina, prof. Santa Schepis ha illustrato gli iter dell’UNESCO nel campo dell’affermazione dei Diritti Umani che, dal vertice ai club, passano attraverso percorsi di condivisione, come accade tra l’Accademia ed il club di Messina.
Dopo l’intervento del prof. dott. Elio Calbo, presidente del comitato tecnico-scientifico dell’Accademia, che ha sottolineato l’importanza di recuperare centri di aggregazione per i giovani come i vecchi oratori parrocchiali, le coordinatrici della serata, le giornaliste Lorenza Mazzeo e Letizia Lucca hanno portato le loro esperienze professionali sul tema del convegno, ed il saluto di rappresentanza, rispettivamente dell’Associazione Donne Medico Messina Peloro e del Sovrano Ordine Monastico e Militare dei Cavalieri e Dame Templari Federiciani.
A conclusione del dibattito, un’interessante mostra di cartoline antiche e di stampe d’epoca, rappresentanti la storia di Messina, prima e dopo il terremoto, del collezionista Pasquale Fallacara, ha fatto vivere intensi momenti di commozione, nel vedere la maestosità della nostra città anche subito dopo la ricostruzione e confrontarla con quella di adesso, suscitando sicuramente rammarico, perché neanche il terremoto di allora era riuscito a spegnere l’animo e la forza di risorgere dei messinesi come sta succedendo adesso.
La parola è passata quindi al pubblico, che è intervenuto con articolate esperienze personali, animando il dibattito anche sull’importanza dell’accoglienza e dell’ascolto lasciando sicuramente spunti di riflessione, terreno fertile per ulteriori tavole rotonde che la prof. Teresa Rizzo, nell’ Accademia che rappresenta, organizzerà prossimamente con cadenza mensile.
Le note musicali del M° Josè Orteca con la sua chitarra elettrica, hanno impreziosito ulteriormente lo spessore artistico-culturale dell'intera manifestazione.
Lorenza Mazzeo (giornalista)